Come chiunque abbia avuto la fortuna di essere accompagnato in infanzia da un nonno cacciatore, io ricordo bene l’inizio della mia vita venatoria, o per lo meno ne ricordo il suono: era quello del richiamo a bocca per i tordi, o pispola, che nel periodo di passo migratorio lui usava con maestria.

Non ho mai imparato, né so quale esattamente sia il canto giusto da riprodurre con la pispola, ma tutt’oggi istintivamente imito il motivo che nonno Benedetto tirava fuori da quella borchia metallica.

A volte mi dimentico la sequenza di versi e note ed ho bisogno di fermarmi un po’ per fare un po’ di silenzio attorno a me ed ai miei ricordi.

Se anche per i cacciatori un imprinting esiste, quello del richiamo a bocca di nonno Benedetto è stato il mio imprinting venatorio.

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