Le previsioni danno mare buono, ma le notizie di pesca non sono confortanti. Perché, il più delle volte allora, si esce a pesca a prescindere dalle maree, dalle catture effettuate nei giorni passati da amici pescatori, e da ogni altro fattore utile a capire se “valga la pena” o meno?
La ragione è che, per chi ama il mare,
VALE SEMPRE LA PENA MOLLARE GLI ORMEGGI.
La scusa di rito di ognuno di noi pescasportivi è quella di “muovere un po’ la barca”.
Già, le motivazioni ci sarebbero pure, ma ciò che davvero ci spinge a restare in un mare calmo, col cielo plumbeo, anche senza la minima idea di quale pesce insidiare, è quella di staccare i contatti con la terraferma.
C’è chi riesce a lasciare lo smartphone a casa, ma nella peggiore delle ipotesi, ci sarà sempre un tratto di mare in cui non c’è rete e durante il quale nessuna utile o futile notifica ci possa raggiungere.
A volte abbandonare la quotidianità ci serve per ritornare alla stessa più efficienti e vigorosi.
Ecco una ragione per tenervi stretta la vostra barca, piccola o grande essa sia, per averne cura come si fa con un giardino Zen, perché ho prima o poi essa diverrà rifugio e ristoro della vostra anima.